In Grecia gli hotel potranno riempire le piscine con acqua di mare (ma come sarà trattata l’acqua di scarico?)
La Grecia negli ultimi due anni ha affrontato gravi problemi di siccità, accentuati dalla pressione della stagione turistica. Per preservare le risorse idriche, il governo ha presentato un nuovo disegno di legge che consentirà agli hotel sulle isole di riempire le piscine con acqua di mare. Questa soluzione mira a ridurre lo spreco idrico, garantendo...
La Grecia negli ultimi due anni ha affrontato gravi problemi di siccità, accentuati dalla pressione della stagione turistica. Per preservare le risorse idriche, il governo ha presentato un nuovo disegno di legge che consentirà agli hotel sulle isole di riempire le piscine con acqua di mare. Questa soluzione mira a ridurre lo spreco idrico, garantendo al contempo il benessere dei visitatori.
Elena Rapti, vice ministro del turismo, ha spiegato che il disegno di legge regola il quadro per l’estrazione dell’acqua di mare e il suo pompaggio nelle piscine. L’obiettivo, ovviamente, è quello di conservare le risorse idriche. Il provvedimento, discusso in parlamento, include l’installazione di sistemi che permetteranno agli hotel costieri di utilizzare acqua marina per le loro strutture.
Le nuove normative si inseriscono in un pacchetto più ampio che introduce anche criteri ambientali per la classificazione degli hotel e semplifica le procedure per ottenere licenze per attività turistiche. Tra le innovazioni, vi è un sistema di classificazione basato sulle performance ambientali delle strutture ricettive e la promozione del turismo montano e delle attività nei centri sciistici durante tutto l’anno.
Tante le preoccupazioni ambientali
Nonostante l’obiettivo di risparmiare acqua dolce sia lodevole, il progetto ha sollevato preoccupazioni ambientali. Critici e ambientalisti sottolineano che la normativa non specifica come trattare l’acqua di scarico delle piscine, spesso arricchita da cloro e altre sostanze chimiche. Ilias Nokas, direttore dell’Acqua nella Regione dell’Egeo Meridionale, ha infatti sostenuto che l’acqua di mare trattata per la piscina deve essere considerata rifiuto quando viene reimmessa nell’ambiente.
Inoltre Nikos Vitalis, imprenditore del settore delle piscine a Syros, ha affermato che il lavaggio dei filtri genera acqua contaminata, solitamente smaltita in fogne o pozzi neri. La mancanza di norme chiare sulla qualità dell’acqua reimmessa in mare rappresenta un rischio per gli ecosistemi costieri.
Tante le critiche anche da parte della stampa internazionale che teme l’impatto ambientale di queste misure sulle aree turistiche. Con l’arrivo della stagione turistica e l’aumento della domanda d’acqua, dunque, la Grecia si trova davanti a una sfida cruciale: bilanciare le esigenze del turismo con la tutela del suo fragile ecosistema.
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