Chi era Oliviero Toscani

Fonte foto: La Repubblica E' morto all'età di 82 anni il fotografo Oliviero Toscani, tra i più celebri professionisti del mondo dell'arte e della fotografia. Una carriera spesa al servizio dei brandi più famosi: da Chanel a Fiorucci, passando soprattutto per Benetton, di cui Toscani curò la comunicazione per diversi anni. A lui si devono alcune delle campagne pubblicitarie più note e discusse degli anni '90, come quella del 1973 con un sedere e la scritta 'Chi mi ama mi segua', realizzata per il marchio Jesus Jeans. Da due anni Toscani lottava contro l'amiloidosi, una malattia neurodegenerativa: il fotografo si è spento nella notte all'ospedale di Cecina, in provincia di Livorno, dove era ricoverato da venerdì in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni. Indice Oliviero Toscani, chi era: vita e carriera del fotografo Cos'è l'amiloidosi di cui soffriva Oliviero Toscani Oliviero Toscani, chi era: vita e carriera del fotografo Toscani era nato a Milano il 28 febbraio del 1942. Dopo la laurea in editoria e grafica all’Università delle Arti di Zurigo, negli anni '70 cominciò a collaborare con riviste italiane e internazionali, come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern e Liberation e a scattare foto per le campagne pubblicitarie di diverse case di moda, tra cui Valentino e Chanel. La sua prima campagna pubblicitaria risale agli anni '70, quando la nota azienda produttrice di gelati Algida decise di ingaggiarlo. Poi, nel 1982, l'inizio dell'idillio con Benetton. L'avventura lavorativa con il marchio di moda fu il trampolino di lancio della carriera di Oliviero Toscani: in quegli anni il fotografo ebbe l’intuizione di inserire all’interno delle campagne pubblicitarie elementi di denuncia sociale, toccando temi come l’antirazzismo e l’attivismo contro l’AIDS. Una strategia ben riassunta oggi dal famoso slogan pubblicitario 'United Colors of Benetton': forse la prima campagna pubblicitaria in assoluto a parlare di inclusione nel nostro Paese. Nei primi anni 2000, Toscani concluse la collaborazione con Benetton e si dedicò ad altri progetti, svolti soprattutto per conto di vari enti pubblici e organizzazioni non profit, tra cui il ministero dell’Ambiente, la Regione Calabria e la Fondazione Umberto Veronesi. Cos'è l'amiloidosi di cui soffriva Oliviero Toscani L'amiloidosi di cui soffriva Oliviero Toscani è una malattia neurodegenerativa molto rara. Ne esistono varie forme ma generalmente tutte consistono in un accumulo patologico di proteine prodotte dal corpo in sede extracellulare, ovvero nei nostri tessuti. Le amiloidosi più gravi sono quelle sistemiche, che possono colpire diversi organi vitali, soprattutto i reni, il cuore, l’apparato gastrointestinale, il fegato, ma anche la cute, i nervi periferici e gli occhi. Tra le forme più frequenti troviamo l'amiloidosi infiammatoria o secondaria, legata a condizioni infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide. Segue l’amiloidosi da immunoglobuline o da catene leggere, associata a malattie delle plasmacellule, come il mieloma multiplo; l’amiloidosi da transtiretina che può essere ereditaria o legata all'invecchiamento e l’A2M (dialisi) associata alla dialisi a lungo termine.

Gen 14, 2025 - 11:27
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Chi era Oliviero Toscani
oliviero toscani
Fonte foto: La Repubblica

E' morto all'età di 82 anni il fotografo Oliviero Toscani, tra i più celebri professionisti del mondo dell'arte e della fotografia. Una carriera spesa al servizio dei brandi più famosi: da Chanel a Fiorucci, passando soprattutto per Benetton, di cui Toscani curò la comunicazione per diversi anni.

A lui si devono alcune delle campagne pubblicitarie più note e discusse degli anni '90, come quella del 1973 con un sedere e la scritta 'Chi mi ama mi segua', realizzata per il marchio Jesus Jeans.

Da due anni Toscani lottava contro l'amiloidosi, una malattia neurodegenerativa: il fotografo si è spento nella notte all'ospedale di Cecina, in provincia di Livorno, dove era ricoverato da venerdì in seguito all'aggravarsi delle sue condizioni.

Indice

  1. Oliviero Toscani, chi era: vita e carriera del fotografo
  2. Cos'è l'amiloidosi di cui soffriva Oliviero Toscani

Oliviero Toscani, chi era: vita e carriera del fotografo

Toscani era nato a Milano il 28 febbraio del 1942. Dopo la laurea in editoria e grafica all’Università delle Arti di Zurigo, negli anni '70 cominciò a collaborare con riviste italiane e internazionali, come ElleVogueGQHarper’s BazaarEsquireStern e Liberation e a scattare foto per le campagne pubblicitarie di diverse case di moda, tra cui Valentino e Chanel.

La sua prima campagna pubblicitaria risale agli anni '70, quando la nota azienda produttrice di gelati Algida decise di ingaggiarlo. Poi, nel 1982, l'inizio dell'idillio con Benetton.

L'avventura lavorativa con il marchio di moda fu il trampolino di lancio della carriera di Oliviero Toscani: in quegli anni il fotografo ebbe l’intuizione di inserire all’interno delle campagne pubblicitarie elementi di denuncia sociale, toccando temi come l’antirazzismo e l’attivismo contro l’AIDS.

Una strategia ben riassunta oggi dal famoso slogan pubblicitario 'United Colors of Benetton': forse la prima campagna pubblicitaria in assoluto a parlare di inclusione nel nostro Paese.

Nei primi anni 2000, Toscani concluse la collaborazione con Benetton e si dedicò ad altri progetti, svolti soprattutto per conto di vari enti pubblici e organizzazioni non profit, tra cui il ministero dell’Ambiente, la Regione Calabria e la Fondazione Umberto Veronesi.

Cos'è l'amiloidosi di cui soffriva Oliviero Toscani

L'amiloidosi di cui soffriva Oliviero Toscani è una malattia neurodegenerativa molto rara. Ne esistono varie forme ma generalmente tutte consistono in un accumulo patologico di proteine prodotte dal corpo in sede extracellulare, ovvero nei nostri tessuti.

Le amiloidosi più gravi sono quelle sistemiche, che possono colpire diversi organi vitali, soprattutto i reni, il cuore, l’apparato gastrointestinale, il fegato, ma anche la cute, i nervi periferici e gli occhi.

Tra le forme più frequenti troviamo l'amiloidosi infiammatoria o secondaria, legata a condizioni infiammatorie croniche, come l'artrite reumatoide.

Segue l’amiloidosi da immunoglobuline o da catene leggere, associata a malattie delle plasmacellule, come il mieloma multiplo; l’amiloidosi da transtiretina che può essere ereditaria o legata all'invecchiamento e l’A2M (dialisi) associata alla dialisi a lungo termine.

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