Allarme glifosato: i neonati nelle comunità rurali stanno pagando il prezzo più alto (scopri i nuovi dati scioccanti)

Glifosato ancora sotto accusa. Una nuova ricerca, basata sull’analisi di 10 milioni di nascite, conferma come l’erbicida sintetico noto soprattutto come ingrediente attivo del Roundup, abbia causato gravi danni alla salute neonatale nelle comunità rurali statunitensi negli ultimi vent’anni. A dirlo è lo studio condotto dall’Università dell’Oregon, che ha evidenziato una correlazione tra l’esposizione al...

Gen 21, 2025 - 14:04
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Allarme glifosato: i neonati nelle comunità rurali stanno pagando il prezzo più alto (scopri i nuovi dati scioccanti)

Glifosato ancora sotto accusa. Una nuova ricerca, basata sull’analisi di 10 milioni di nascite, conferma come l’erbicida sintetico noto soprattutto come ingrediente attivo del Roundup, abbia causato gravi danni alla salute neonatale nelle comunità rurali statunitensi negli ultimi vent’anni.

A dirlo è lo studio condotto dall’Università dell’Oregon, che ha evidenziato una correlazione tra l’esposizione al glifosato e una riduzione del peso alla nascita, oltre a una diminuzione della durata della gestazione, con conseguenze particolarmente gravi per i neonati già vulnerabili.

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L’impiego del glifosato è cresciuto in maniera esponenziale negli Stati Uniti dal 1996, anno in cui Monsanto ha lanciato i semi geneticamente modificati resistenti a questo diserbante e aumentando significativamente l’esposizione nelle aree rurali, dove il suo utilizzo è più diffuso.

Lo studio sugli effetti del glifosato

Nel periodo in esame, i ricercatori dell’Università dell’Oregon hanno stimato che l’esposizione materna al pesticida ha ridotto il peso medio alla nascita dei bambini e la durata della gravidanza (lunghezza gestazionale) nelle aree rurali, dove è più diffuso.

Il basso peso alla nascita e la nascita prematura sono importanti indicatori di salute perché sono fortemente associati a esiti a breve e lungo termine per i neonati, tra cui mortalità infantile, disabilità dello sviluppo e malattie croniche come il diabete e l’obesità. Riflettono anche il benessere materno e la salute generale di una popolazione, compreso l’accesso all’assistenza sanitaria.

Secondo lo studio, l’esposizione al glifosato nel 2012 ha comportato i seguenti effetti medi:

  • peso medio alla nascita ridotto di 29,8 grammi
  • gravidanza ridotta di 1,49 giorni
  • aumento delle probabilità di basso peso alla nascita dello 0,65%, peso alla nascita molto basso dello 0,20% e parto pretermine del 2,14%

Insieme, questi risultati indicano che anche al livello medio di intensità negli Stati Uniti, l’esposizione al glifosato deteriora significativamente la salute dei neonati – affermano i coautori Emmett Reynier e Edward Rubin. I nostri risultati, combinati con altri lavori recenti, sfidano la posizione normativa prevalente secondo cui le colture geneticamente modificate e le pratiche agricole ad esse associate sono sicure e persino benefiche per la salute.

Lo studio mostra che l’impatto ha anche danneggiato, e di molto, i bambini con un peso previsto alla nascita inferiore, compresi quelli provenienti da popolazioni storicamente svantaggiate.

I neonati che ci si aspettava avessero un basso peso alla nascita, il più delle volte femmine, hanno affrontato gli effetti più gravi, mostra lo studio. E non solo: l‘impatto del glifosato è stato 1,8 volte maggiore per le nascite da madri non bianche rispetto alle madri bianche.

Inoltre, la ricerca porta a considerare anche che:

  • l’impatto stimato del glifosato sul peso alla nascita per i neonati nel gruppo con il peso alla nascita previsto più basso è stato fino a 12 volte maggiore rispetto al gruppo più alto, con una perdita fino al 4% del peso previsto alla nascita a causa dell’esposizione al glifosato
  • per il 10% delle nascite rurali, dove l’intensità del glifosato è del 200% superiore alla media, i ricercatori stimano che la perdita media di peso alla nascita sia compresa tra 62 e 95 grammi, in altre parole, dal 2% al 3% del peso previsto a causa dell’esposizione al glifosato
  • per l’1% delle nascite rurali esposte ai più alti livelli di glifosato, la perdita di peso stimata è compresa tra 146 e 243 grammi, ovvero tra il 5% e il 9%

Le prove crescenti dei danni del glifosato

Il glifosato (GLY), ora prodotto e venduto in centinaia di prodotti, è un erbicida ad ampio spettro brevettato nel 1974 dalla Monsanto (ora di proprietà della Bayer). Più di 20 anni dopo, l’azienda ha sviluppato colture geneticamente modificate, tra cui soia, mais e cotone, in grado di resistere all’esposizione diretta al pesticida. Ciò ha permesso agli agricoltori di spruzzare direttamente il glifosato sulle colture, eliminando le erbacce e risparmiando le colture stesse, ma anche permettendo ad alcune di esse di contaminare l’acqua, il cibo, il suolo, la polvere e l’aria.

Uno studio del 2017 ha rilevato che l’esposizione degli americani al glifosato è cresciuta di circa il 500% da quando le colture OGM sono state introdotte negli Stati Uniti nel 1996 e c’è stato un rilevamento diffuso di glifosato nelle urine e nel sangue umano, anche nelle donne in gravidanza.

Questo nuovo rapporto, infine, è coerente con un crescente corpo di letteratura scientifica che documenta l’impatto dannoso del glifosato sull’ambiente e sullo sviluppo fetale, sul sistema endocrino, sul sistema riproduttivo e sul cervello. Recentemente, i primi studi su larga scala a livello di popolazione hanno collegato l’esposizione al glifosato all’aumento della mortalità infantile e del cancro pediatrico in Brasile.

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