150 anni di fertilizzanti hanno reso i prati verdi cimiteri per api e farfalle (che si sono dimezzate)

Api, farfalle, sirfidi e altri insetti impollinatori sono fondamentali per la salute del nostro Pianeta, ma la loro sopravvivenza è sempre più minacciata. Un nuovo studio, il più lungo e completo mai realizzato sull’argomento, lancia un allarme inquietante: l’uso eccessivo di fertilizzanti sta decimando le popolazioni di impollinatori nei prati, con conseguenze potenzialmente devastanti per...

Gen 22, 2025 - 15:53
 0
150 anni di fertilizzanti hanno reso i prati verdi cimiteri per api e farfalle (che si sono dimezzate)

Api, farfalle, sirfidi e altri insetti impollinatori sono fondamentali per la salute del nostro Pianeta, ma la loro sopravvivenza è sempre più minacciata. Un nuovo studio, il più lungo e completo mai realizzato sull’argomento, lancia un allarme inquietante: l’uso eccessivo di fertilizzanti sta decimando le popolazioni di impollinatori nei prati, con conseguenze potenzialmente devastanti per l’intero ecosistema.

La ricerca, condotta dall’Università del Sussex e dal Rothamsted Research, ha analizzato l’impatto dei fertilizzanti su strisce di prateria chiamate Park Grass, studiate fin dal 1856. I risultati, pubblicati sulla rivista Npj Biodiversity, mostrano una correlazione diretta tra l’aumento dell’uso di fertilizzanti e la diminuzione degli impollinatori.

Man mano che si aumentano i fertilizzanti, il numero di impollinatori diminuisce: questo è il collegamento diretto che, a nostra conoscenza, non era mai stato dimostrato prima”, ha spiegato al Guardian il dottor Nicholas Balfour della Sussex University, autore principale dello studio. “Sta avendo un effetto drastico su fiori e insetti. L’effetto a catena si estende fino alla catena alimentare“.

Lo studio ha rilevato che l’aumento della quantità di azoto, potassio e fosforo distribuiti sui pascoli agricoli ha ridotto di cinque volte il numero di fiori e dimezzato il numero di insetti impollinatori. Le api sono state le più colpite: nelle aree prive di sostanze chimiche erano presenti nove volte di più rispetto a quelle con i livelli più elevati di fertilizzante.

fertilizzanti

Ma come si spiega questo fenomeno? I fertilizzanti, in particolare quelli azotati, creano condizioni che favoriscono la crescita di erbe a crescita rapida, soffocando la diversità di fiori selvatici. Questa perdita di biodiversità ha un impatto diretto sugli impollinatori, che spesso hanno esigenze specifiche in termini di fiori che amano visitare.

“Ciò che è interessante e nuovo qui sono le tempistiche”, sottolinea ha spiegato il dottore Philip Donkersley, ricercatore senior in ecologia ed evoluzione alla Lancaster University, non coinvolto nello studio. “Normalmente, i nostri studi riguardano gli ultimi quattro o cinque anni. Si tratta di circa 150 anni di applicazione di fertilizzanti chimici e organici, e quindi molto più rappresentativi di ciò che è accaduto nelle fattorie britanniche”.

I risultati dello studio sono ancora più preoccupanti se si considera che quasi tutti i pascoli del Regno Unito sono “migliorati”, ovvero fertilizzati in una certa misura. Solo l’1-2% dei pascoli del Regno Unito sono habitat di alta qualità ricchi di specie. A livello nazionale, il Regno Unito ha perso il 97% dei prati di fiori selvatici dagli anni ’30 e gli studi hanno mostrato un declino diffuso nel numero di insetti impollinatori.

Gli agricoltori si trovano quindi di fronte a un dilemma: per ottenere più specie di piante da fiore e impollinatori, la terra deve essere meno fertile, il che riduce le rese. “La nostra scoperta più importante e impegnativa è l’esistenza di un compromesso tra diversità di fiori e impollinatori e resa dei pascoli”, affermano i ricercatori nello studio.

Tuttavia, Balfour ha sottolineato che “la riduzione dell’intensità di produzione dei pascoli ha il potenziale per realizzare molti dei benefici del paesaggio multifunzionale”. Questi includono i benefici per gli impollinatori, una migliore salute del suolo, una migliore qualità dell’aria e una maggiore resilienza agli eventi meteorologici estremi.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Qual è la tua reazione?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow