Tre ragni in uno: il ragno dei cunicoli, il più velenoso d’Australia, è in realtà un trio

Un ragno, tre identità. È la scoperta che riguarda l’Atrax robustus, il famigerato ragno dei cunicoli australiano, noto per il suo veleno potenzialmente letale. A lungo considerato un’unica specie, questo aracnide si è rivelato essere un complesso di tre specie distinte, ognuna con caratteristiche fisiche e habitat specifici.

A svelare il mistero è stato un team di scienziati dell’Australian Museum di Sydney, in collaborazione con la Flinders University di Adelaide e il Leibniz Institute in Germania. Lo studio, pubblicato su BMC Ecology and Evolution, ha combinato analisi del DNA e studi anatomici su un’ampia collezione di esemplari, rivelando la triplice natura di questo ragno.

“Il ‘vero’ ragno dei cunicoli, Atrax robustus, è diffuso nella regione metropolitana di Sydney”, spiegano i ricercatori. “Una seconda specie, Atrax montanus, si trova principalmente a sud e a ovest, mentre Atrax christenseni è presente solo nell’area attorno a Newcastle”.

Questa scoperta non è solo una curiosità scientifica, ma potrebbe avere importanti implicazioni pratiche. “Distinguere le tre specie potrebbe portare alla creazione di antidoti più efficaci“, sottolineano gli autori dello studio.

Il morso del ragno dei cunicoli è infatti considerato uno dei più pericolosi al mondo, con effetti neurotossici che possono essere fatali in assenza di un tempestivo intervento medico. L’antidoto, sviluppato negli anni ’80, ha drasticamente ridotto il numero di decessi, ma la sua efficacia potrebbe essere ulteriormente migliorata tenendo conto delle differenze tra le tre specie.

La ricerca apre nuove prospettive anche nello studio del veleno di questi ragni. “La tassonomia rivista può avere implicazioni per studi biochimici sui veleni dei ragni”, affermano i ricercatori.

La scoperta della triplice identità del ragno dei cunicoli è un ulteriore esempio di come la ricerca scientifica possa continuamente rivelare nuove sorprese nel mondo naturale, con importanti ricadute sulla salute umana.

Un ragno iconico con una storia complessa

Atrax robustus fu descritto per la prima volta nel 1877 sulla base di un singolo esemplare raccolto in Australia. Da allora, è diventato oggetto di numerosi studi, in particolare per la sua pericolosità. Questo ragno è caratterizzato da un corpo scuro e lucido, che può raggiungere i 4 centimetri di lunghezza.

Particolarmente aggressivi durante la stagione riproduttiva, i maschi abbandonano le loro tane per cercare compagne, spesso finendo in contatto con gli esseri umani. Sono proprio i maschi a produrre i peptidi del veleno più tossici, rendendoli i principali responsabili dei casi di avvelenamento.

Le loro tane, costruite nel terreno e caratterizzate da una ragnatela a imbuto, sono un elemento fondamentale del paesaggio naturale dell’Australia orientale. Tuttavia, questi habitat sono sempre più minacciati dall’urbanizzazione e dai cambiamenti climatici.

Lo studio evidenzia anche l’importanza della conservazione. Distinguere le specie è essenziale per proteggere la biodiversità e garantire la sopravvivenza di questi ragni, fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema.

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