Nuovo carburante nucleare resiste a 4.220°F | Su Marte in soli 45 giorni
General Atomics testa con successo un combustibile per la propulsione nucleare che potrebbe rivoluzionare lesplorazione spaziale
La General Atomics Electromagnetic Systems (GA-EMS) ha raggiunto un importante traguardo che potrebbe avere grandi implicazioni nel campo dell’esplorazione spaziale. L’azienda ha testato con successo un combustibile nucleare capace di sopportare le temperature estreme di un reattore a propulsione termica nucleare, aprendo la strada a viaggi verso Marte in appena 45 giorni.
Attualmente, i razzi utilizzano principalmente la propulsione chimica, mentre le sonde spaziali più avanzate, come Voyager 1 e 2, si affidano alla propulsione ionica. Sebbene efficaci per le missioni iniziali e le esplorazioni del sistema solare, questi metodi hanno raggiunto i loro limiti teorici. La propulsione chimica si rivela particolarmente adatta per brevi distanze ma troppo lenta per i viaggi interplanetari. Quella ionica è più efficiente, ma inadatta a trasportare carichi pesanti o a raggiungere velocità elevate in tempi brevi. Se volete saperne di più su come funziona un razzo aerospaziale, abbiamo dedicato un approfondimento a questo tema.
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