Musica universale per davvero: ecco il primo strumento inclusivo che permette a tutti di suonare muovendo gli occhi

Se riesci a muovere gli occhi, puoi fare musica, anche a livello professionale. Una magia che EyeHarp ha convertito in realtà. Infatti l’innovativo e inclusivo strumento musicale consente alle persone con disabilità fisica o intellettiva di suonare attraverso gli sguardi, confermandoci ancora una volta che, quando la visione di costruire un mondo accessibile si unisce...

Gen 22, 2025 - 11:08
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Musica universale per davvero: ecco il  primo strumento inclusivo che permette a tutti di suonare muovendo gli occhi

Se riesci a muovere gli occhi, puoi fare musica, anche a livello professionale. Una magia che EyeHarp ha convertito in realtà. Infatti l’innovativo e inclusivo strumento musicale consente alle persone con disabilità fisica o intellettiva di suonare attraverso gli sguardi, confermandoci ancora una volta che, quando la visione di costruire un mondo accessibile si unisce alla tecnologia, è possibile raggiungere l’inclusione.

La missione di Eyeharp è migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità attraverso la musica. Per il suo ideatore, lo sviluppatore, ricercatore e musicista greco Zacharias Vamvakousis, le soluzioni tecnologiche non possono essere un lusso, ma mezzi accessibili a chi ne ha bisogno. Il suo strumento musicale infatti può essere anche scaricato gratuitamente attraverso il suo sito web.

Crediamo che la tecnologia debba essere accessibile a tutti e che il costo non debba rappresentare un ostacolo per chi ne ha bisogno”, ci racconta Zacharias che ha fondato un’associazione per promuovere l’uso di Eyeharp e ricercare sostenitori.

Trasformare un problema in opportunità: com’è nato Eyeharp

Ci sono barriere che sembrano impossibili da abbattere, finché qualcuno lo fa per la prima volta. La storia di com’è nato Eyeharp ci racconta di come la consapevolezza dell’esclusione possa accendere il cambiamento. Un amico, con il quale Vamvakousis suonava insieme, subì un grave incidente in moto. All’inizio non fu subito chiaro se avrebbe potuto recuperare l’uso delle braccia.

È stato uno shock per me rendermi conto che ci sono persone che non hanno accesso a nessuno strumento musicale. Per il mio amico e per me la musica è sempre stata la nostra medicina. La musica è terapia. Mi sono reso conto che non c’era nulla e, dato che sono un informatico e un musicista, ho pensato che forse si poteva fare qualcosa. E sì, si poteva fare, e l’ho fatto”, ci racconta Zacharias.

Eyeharp, come funziona l’innovativo strumento musicale

concerti inclusivi

Joel Bueno ©Eyeharp

Questa innovativa tecnologia è stata specificamente progettata per persone con diagnosi di paralisi cerebrale, sclerosi laterale amiotrofica (SLA), distrofia muscolare, amputazione di un arto superiore o lesioni del midollo spinale, permettendo loro di comporre e suonare la musica. Non solo, questa applicazione apre anche nuove prospettive per persone con disabilità intellettiva, infatti il suo uso è universale riuscendo ad adattarsi al livello musicale e alle capacità di ogni utente.

Quando è stato creato EyeHarp, l’idea era di progettarlo per musicisti che, a un certo punto della loro vita, avevano avuto un incidente o una malattia che aveva provocato una paralisi. È iniziato come uno strumento per professionisti e poi si è evoluto, aggiungendo strumenti per l’apprendimento della musica anche per principianti”, racconta il ricercatore Zacharias.

Per utilizzare Eyeharp bastano un computer, un dispositivo di tracciamento oculare e lo sguardo. La sua interfaccia è progettata per essere intuitiva e accessibile. Ricorda un pianoforte, ma con una forma circolare, in cui ogni sezione del cerchio corrisponde a una nota musicale. Il tracciatore oculare monitora con precisione i movimenti degli occhi dell’utente, rilevando la posizione esatta dello sguardo sulla schermata. Questi dati vengono inviati al computer, che li trasforma immediatamente in musica.

Ha 25 suoni di strumenti. I più comuni: pianoforte, violino, clarinetto, flauto, arpa, basso, chitarra acustica, chitarra elettrica… in totale, 25 suoni. Tuttavia, può anche funzionare come controller MIDI, in questo caso senza limiti”, precisa Zacharias mostrandoci come le possibilità sonore sono senza limiti.

La sfida è ora quella di diffondere e rendere queste tecnologie integrate, disponibili su larga scala, a costi accessibili. Secondo il Rapporto globale sull’equità sanitaria per le persone con disabilità pubblicato dall’OMS nel 2022, circa 1,3 miliardi di persone, pari al 16% della popolazione mondiale, vive con una disabilità significativa. Meno di 100 persone hanno la versione completa di Eyeharp.

Il fatto che EyeHarp esista già non significa che tutti lo conoscano o che tutti abbiano accesso. Per realizzare questa visione, dobbiamo fare più divulgazione, formare più musicisti, insegnanti di musica e musicoterapeuti che insegnino a loro volta la musica. La gente deve rendersi conto che questa tecnologia esiste e che può iniziare a usarla”, segnala Zacharias.

Eyeharp sta rivoluzionando la nostra forma di vivere le esperienze musicali rendendole ancora più accessibili. Dal corso di musica a veri e propri concerti, ci sta aiutando a superare visioni stereotipate e pregiudiziali. Perché la disabilità è un problema, soltanto se noi vogliamo vederla così. Questa è un’opportunità e un invito a creare un terreno culturale arricchito da ogni esperienza umana. La musica unisce.

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