Metro D a Roma, la lista delle nuove fermate: tracciato più esteso e nel 2034 la prima corsa (forse)
Roma sogna la sua quarta linea metropolitana, ma la Metro D sembra destinata a rimanere un miraggio ancora per molto tempo. L’assessore alla mobilità Eugenio Patanè, in un’intervista a Il Messaggero, ha illustrato il nuovo progetto, rivisto e corretto, che prevede un nuovo tracciato di 30 chilometri con 30 fermate (quello precedente era di 20...
Roma sogna la sua quarta linea metropolitana, ma la Metro D sembra destinata a rimanere un miraggio ancora per molto tempo. L’assessore alla mobilità Eugenio Patanè, in un’intervista a Il Messaggero, ha illustrato il nuovo progetto, rivisto e corretto, che prevede un nuovo tracciato di 30 chilometri con 30 fermate (quello precedente era di 20 km con 22 fermate), collegando la zona nord-est alla zona sud della città.
Un’opera ambiziosa, il cui costo è però triplicato rispetto alle previsioni iniziali, passando da 3 a 9 miliardi di euro. “Stiamo lavorando al Documento di Fattibilità delle Alternative Progettuali”, ha spiegato Patanè. “A valle di questa fase verrà indicato il tracciato maggiormente remunerativo e si potrà procedere con la stesura del Documento di Indirizzo alla Progettazione”.
L’obiettivo è di completare questi passaggi entro marzo, avviando poi le trattative con il RTI Condotte, che nel 2010 si aggiudicò la concessione della linea D in project financing. Un accordo che prevedeva un partenariato pubblico-privato, con la gestione e gli incassi dei biglietti per i primi 30 anni di esercizio come forma di compensazione dell’investimento privato.
Ma il costo dell’opera è ora molto più alto, e la sua sostenibilità economica è tutta da verificare. Sembra consolidata la prima tratta funzionale Nomentana GRA-Nemorense, che secondo Patanè dovrebbe essere pronta nel giro di 8 anni dalla posa della prima pietra, prevista dopo le elezioni in Campidoglio del 2026. Un obiettivo ambizioso, che dipende però da molti fattori, non ultimo proprio l’esito delle elezioni.
La Linea D della metro di Roma partirà da Nord, sulla Nomentana, attraversando Montesacro (Ojetti, Talenti, Adriatico, Jonio) e Piazza Fiume. Intersecherà la Metro A a Barberini e la Metro C a Piazza Venezia, evitando San Silvestro per la presenza di importanti resti archeologici. Proseguirà verso Trastevere, Piazza Fermi e Viale Marconi. La nuova versione devierà per Portuense, includendo fermate come Vigna Pia, Forlanini e Villa Bonelli, tornando al tracciato originale all’Eur. È prevista inoltre un’estensione verso via di Vigna Murata, passando per via del Tintoretto e viale della Fotografia, per costruire un secondo deposito.
Saranno inoltre previsti scambi strategici con le linee ferroviarie regionali FL1 e Metromare.
Intanto, l’assessore ha fatto il punto anche sugli altri progetti in corso per il trasporto pubblico a Roma. Per la linea C, ormai in dirittura d’arrivo, andrà presentato il progetto definitivo entro settembre, pena il ritiro dei 4 miliardi concessi nel 2022 dal Governo.
Per il prolungamento della linea A Battistini-Torrevecchia, i tecnici stanno lavorando per aggiornare le carte, con l’obiettivo di presentare alla Banca Europea degli Investimenti una proposta di leasing in costruendo entro giugno.
Anche per il prolungamento della linea B oltre Rebibbia si sta lavorando all’aggiornamento delle carte e alla valutazione della sostenibilità economica di un possibile ulteriore allungamento al Tecnopolo Tiburtino.
“Sono tutte attività che, se concluse quest’anno, consentiranno di vedere i cantieri aperti entro il 2026“, ha concluso Patanè. “Ecco perché questo è un anno decisivo”.
Con questo nuovo impegno, l’amministrazione capitolina vuole dotare finalmente Roma di una quarta linea metropolitana che possa migliorare la mobilità e la qualità della vita dei cittadini.
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