Inflazione, Siena sul podio delle città più care d’Italia nel 2024
In Toscana la “stangata” media a famiglia è stata di 272 euro. I dati di Unc, l’Unione nazionale dei consumatori
Firenze, 16 gennaio 2025 - L'Unione nazionale consumatori ha stilato la classifica delle città più care d'Italia nel 2024, calcolando l'aumento del costo della vita non solo nei capoluoghi di regione, ma anche nei comuni con più di 150 mila abitanti. Lo studio si basa sull'inflazione media del 2024, resa nota dall’Istat, e indica quanto una famiglia abbia effettivamente speso in più rispetto al 2023.
Sul podio, dopo Bolzano e Rimini, si piazza Siena, che ha registrato un incremento dell’inflazione dell’1,7%, corrispondente a una spesa aggiuntiva di 434 euro per famiglia, un solo euro in meno rispetto a Rimini e 58 euro in meno rispetto alla città più cara d’Italia, Bolzano.
I rincari nelle città toscane
Dopo Siena, unica città toscana nella top ten della classifica stilata da Unc, seguono Pisa e Arezzo, a pari merito al 21esimo posto, con un rincaro di 306 euro per famiglia rispetto al 2023. Lucca e Pistoia si trovano al 24esimo posto, con un aumento medio di 281 euro e un’inflazione dell’1,1%.
Firenze, nonostante il suo ruolo di capoluogo, è 30esima, con un rincaro di 262 euro per famiglia (+1%), seguita da Grosseto al 35esimo posto, con 255 euro e lo stesso tasso di inflazione.
Le città toscane con gli aumenti più contenuti sono Massa-Carrara, al 41esimo posto con 230 euro (+0,9%), e Livorno, che chiude la classifica regionale con un incremento di 204 euro (+0,8%). Nella graduatoria non è presente Prato.
L’inflazione in Toscana
In media una famiglia toscana ha affrontato nel 2024 un rincaro annuo di 272 euro, con un’inflazione dell’1,1%. La Toscana si colloca al quinto posto tra le regioni italiane più colpite dagli aumenti, preceduta da Trentino-Alto Adige (370 euro), Veneto (324 euro), Lazio (293 euro) e Friuli Venezia Giulia (284 euro).
A dicembre 2024, ultimo dato disponibile dell’Istat, i prezzi al consumo in Toscana hanno registrato un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente, in linea con la media nazionale. A Firenze, invece, l’aumento annuale è stato dello 0,7%.
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