Il potente messaggio di questa donna indigena: “abbiamo perso il contatto con la natura”
Pilar Vergés, custode dell’eremo sulla montagna di San Miquel e depositaria di antichissimi lignaggi della medicina e del sacro femminile, ci ha offerto una riflessione profonda e urgente sullo stato del nostro mondo e del nostro rapporto con esso. Nel suo messaggio, Vergés denuncia un sistema che, secondo lei, ci sta facendo lentamente ammalare, allontanandoci...
Pilar Vergés, custode dell’eremo sulla montagna di San Miquel e depositaria di antichissimi lignaggi della medicina e del sacro femminile, ci ha offerto una riflessione profonda e urgente sullo stato del nostro mondo e del nostro rapporto con esso.
Nel suo messaggio, Vergés denuncia un sistema che, secondo lei, ci sta facendo lentamente ammalare, allontanandoci sempre di più dalla natura e dal nostro legame con la Terra. Queste parole risuonano come un avvertimento.
Viviamo in una società che ha perso il contatto con le fondamenta della vita stessa: il cibo, l’acqua, e la connessione con la natura. Non sappiamo più da dove provenga il nostro cibo, ignoriamo il percorso che compie l’acqua per giungere nelle nostre case e molti di noi, soprattutto i più giovani, non hanno mai sperimentato la magia di dormire sotto un cielo stellato. Questa alienazione dalla natura ci sta disorientando, rendendo il nostro rapporto con il pianeta sempre più fragile e superficiale.
La tecnologia che ci illude
Vergés sottolinea anche un altro aspetto cruciale del nostro tempo: il ruolo invasivo della tecnologia. Avverte, infatti:
C’è anche il problema della tecnologia. Perché arriva un sacco di finzione e al momento, la realtà e ciò che non è realtà è molto confusa.
Viviamo in un’epoca in cui la distinzione tra ciò che è reale e ciò che è virtuale si fa sempre più sfumata. Guardiamo schermi che ci promettono connessioni e amicizie infinite, ma, alla fine, tutto si riduce a un’illusione. Evidenziando il paradosso della connessione digitale che spesso lascia un vuoto di relazioni autentiche, afferma:
Si guarda uno schermo, hai un milione di amici, se si gira lo schermo, non c’è nessuno
La sua riflessione culmina in un invito chiaro e potente:
L’unica cosa da fare è tornare indietro. Tornare alla terra.
In questo contesto, tornare alla terra significa riscoprire le nostre radici, riconnetterci con la natura e ritrovare un equilibrio perduto. Pilar Vergés ci esorta a non dimenticare il nostro pianeta, la nostra casa e a riappropriarci della nostra umanità attraverso un ritorno consapevole alla semplicità e all’autenticità della vita.
Non vuoi perdere le nostre notizie?
- Iscriviti ai nostri canali Whatsapp e Telegram
- Siamo anche su Google News, attiva la stella per inserirci tra le fonti preferite
Ti potrebbe interessare anche:
- “Riconnettersi con la natura per riscoprire la propria pace interiore”: il potente messaggio di questa donna indigena
- Il profondo discorso dell’attivista indigena Rigoberta Menchú Tum è un grande insegnamento (da ascoltare e riascoltare)
- Il potente discorso sulla dipendenza dai social di Kate Winslet, premiata ai Bafta Tv Awards insieme alla figlia Mia
Qual è la tua reazione?