Esami universitari, cosa pensano i prof di chi si presenta impreparato: l'incredibile confessione dei docenti

“Cosa ne pensano i professori universitari degli studenti che provano gli esami orali tanto per?”. Questa la domanda che uno studente rivolge alla platea di Reddit attraverso un post.  E a rispondere sono gli stessi docenti, che hanno fornito tanti punti di vista diversi nella sezione dei commenti. E non tutti si dicono d’accordo, anzi… Anche tu fai parte di quegli studenti che ogni tanto “si buttano” agli esami pur non essendo esattamente preparati? Bene, allora questo articolo potrebbe esserti utile! Ecco cosa ne pensano i professori. Indice “Cosa ne pensano i prof degli studenti che provano gli esami tanto per?” Le risposte dei prof: da “È un tuo diritto ed è mio lavoro valutarti” a “Perdono tempo loro e nostro” “Dipende” Il prof: “Esami orali sono fisicamente estenuanti” “L’appello è un servizio pubblico che costa” Il vero problema: “Le scene mute per ansia e non per impreparazione” “Assolutamente contro” “Cosa ne pensano i prof degli studenti che provano gli esami tanto per?” Quando parliamo di università, ci poniamo spesso e volentieri nell’ottica degli studenti, quasi mai dei professori. Quante volte abbiamo sentito il consiglio di tentare gli esami anche se non si conosce a fondo la materia? Quante volte abbiamo sentito che è molto meglio provare che rimandare, anche solo per farsi un’idea delle domande? Bene, ma cosa ne pensa l’altra parte dei diretti interessati? Ovviamente parliamo dei prof, che in molti casi si trovano a dover interrogare frotte di studenti che tentano la fortuna. A porre la domanda, su Reddit, è stato uno studente: “Cosa ne pensano i professori universitari degli studenti che provano gli esami orali tanto per?”. Naturalmente non si tratta di una curiosità fine a sé stessa. Spiega l’universitario: “Avete presente i classici studenti, i quali si "buttano" agli esami e alla prima domanda fanno scena muta? Già... potrei essere uno di quelli domattina”. Le risposte dei prof: da “È un tuo diritto ed è mio lavoro valutarti” a “Perdono tempo loro e nostro” L’interesse, naturalmente, è tutto racchiuso nella sezione dei commenti. È qui che possiamo trovare le risposte dei prof “interrogati” dallo studente. Alcuni hanno risposto brevemente: “ Che devo pensare? È un tuo diritto ed è mio lavoro valutarti. La trovo una mancanza di rispetto, ma mi stampo un sorriso”.  Un altro prof spiega (con una punta di amarezza): “Perdono tempo loro e nostro, a rischio di creare anche una brutta impressione nel docente”.  Qualcun altro punta su un approccio decisamente pragmatico: “Che è venuto a farmi perdere tempo e gli propongo un 18 così si leva dalle p***e e non devo più perdere tempo appresso a lui”. E poi c’è lo spunto di uno studente, che però può offrire uno scorcio sicuramente peculiare sulla questione: “I miei sono entrambi professori universitari, quando succede poi a casa si lamentano (quindi gli dà fastidio) ma già non si ricordano più il nome di chi è stato quindi fate quello che volete che il giorno dopo nessuno se lo ricorda più”. “Dipende” Ma ci sono anche diversi commenti più strutturati, in cui i prof si prendono il tempo per argomentare con più cura. Per esempio c’è un docente che esordisce con la parola relativistica per eccellenza, ovvero un bel “dipende”. E poi spiega: “Più che altro perché la preparazione per un esame non può (secondo me) mai essere completa al 100%. Quindi ci sarà lo studente che si "butta" ma è comunque preparato, perché ha seguito le lezioni e confida nella fortuna, e lo studente che invece non ha studiato nulla e pace”. Continua a spiegare: “Io come prima domanda chiedo sempre argomento a piacere (e lo dico al giorno 1 a lezione). L'anno scorso un ragazzo si siede e mi dice "non lo so". Lì direi che le chiacchiere stanno a zero. Un'altra ragazza mi ha scritto che non era preparata e voleva cancellare la prenotazione, le ho detto di venire comunque perché avendo seguito tutte le lezioni ero sicuro che sarebbe andata bene, ha preso un bel voto. In generale il primo l'ho schedato come un co***onazzo, l'altra come una ragazza insicura della sua preparazione”. Il prof: “Esami orali sono fisicamente estenuanti” “In generale non è mai stato un problema”, scrive un altro professore. “Soprattutto nel sistema italiano la cosa è comprensibile (se ti scappa che ti becchi un 18 ma volevi solo vedere com'è l'esame puoi sempre rifiutare). Quello che spesso gli studenti dimenticano è che in molti casi gli esami orali sono fisicamente estenuanti per i professori (in questo momento sono appena uscito dal terzo giorno di esami orali 8-18 e sono molto stanco... E stasera dovrò lavorare per recuperare quello che non ho fatto in questi giorni), per cui se diventa un'abitudine o una cosa molto diffusa allora magari qualcuno si scoccia anche. “L’appello è un servizio pubblico che costa” E poi c’è il professore che fa ricorso alla pura e semplice razionalità: “L'appello è un servizio pubblico che costa alla collettività e agli studenti e perta

Gen 16, 2025 - 11:45
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Esami universitari, cosa pensano i prof di chi si presenta impreparato: l'incredibile confessione dei docenti

Cosa pensano i professori degli studenti impreparati agli esami universitari?

“Cosa ne pensano i professori universitari degli studenti che provano gli esami orali tanto per?”. Questa la domanda che uno studente rivolge alla platea di Reddit attraverso un post. 

E a rispondere sono gli stessi docenti, che hanno fornito tanti punti di vista diversi nella sezione dei commenti. E non tutti si dicono d’accordo, anzi…

Anche tu fai parte di quegli studenti che ogni tanto “si buttano” agli esami pur non essendo esattamente preparati? Bene, allora questo articolo potrebbe esserti utile! Ecco cosa ne pensano i professori.

Indice

  1. “Cosa ne pensano i prof degli studenti che provano gli esami tanto per?”
  2. Le risposte dei prof: da “È un tuo diritto ed è mio lavoro valutarti” a “Perdono tempo loro e nostro”
  3. “Dipende”
  4. Il prof: “Esami orali sono fisicamente estenuanti”
  5. “L’appello è un servizio pubblico che costa”
  6. Il vero problema: “Le scene mute per ansia e non per impreparazione”
  7. “Assolutamente contro”

“Cosa ne pensano i prof degli studenti che provano gli esami tanto per?”

Quando parliamo di università, ci poniamo spesso e volentieri nell’ottica degli studenti, quasi mai dei professori. Quante volte abbiamo sentito il consiglio di tentare gli esami anche se non si conosce a fondo la materia? Quante volte abbiamo sentito che è molto meglio provare che rimandare, anche solo per farsi un’idea delle domande?

Bene, ma cosa ne pensa l’altra parte dei diretti interessati? Ovviamente parliamo dei prof, che in molti casi si trovano a dover interrogare frotte di studenti che tentano la fortuna.

A porre la domanda, su Reddit, è stato uno studente: “Cosa ne pensano i professori universitari degli studenti che provano gli esami orali tanto per?”.

Naturalmente non si tratta di una curiosità fine a sé stessa. Spiega l’universitario: “Avete presente i classici studenti, i quali si "buttano" agli esami e alla prima domanda fanno scena muta? Già... potrei essere uno di quelli domattina”.

Le risposte dei prof: da “È un tuo diritto ed è mio lavoro valutarti” a “Perdono tempo loro e nostro”

L’interesse, naturalmente, è tutto racchiuso nella sezione dei commenti. È qui che possiamo trovare le risposte dei prof “interrogati” dallo studente.

Alcuni hanno risposto brevemente: “ Che devo pensare? È un tuo diritto ed è mio lavoro valutarti. La trovo una mancanza di rispetto, ma mi stampo un sorriso”. 

Un altro prof spiega (con una punta di amarezza): “Perdono tempo loro e nostro, a rischio di creare anche una brutta impressione nel docente”. 

Qualcun altro punta su un approccio decisamente pragmatico: “Che è venuto a farmi perdere tempo e gli propongo un 18 così si leva dalle p***e e non devo più perdere tempo appresso a lui”.

E poi c’è lo spunto di uno studente, che però può offrire uno scorcio sicuramente peculiare sulla questione: “I miei sono entrambi professori universitari, quando succede poi a casa si lamentano (quindi gli dà fastidio) ma già non si ricordano più il nome di chi è stato quindi fate quello che volete che il giorno dopo nessuno se lo ricorda più”.

“Dipende”

Ma ci sono anche diversi commenti più strutturati, in cui i prof si prendono il tempo per argomentare con più cura. Per esempio c’è un docente che esordisce con la parola relativistica per eccellenza, ovvero un bel “dipende”.

E poi spiega: “Più che altro perché la preparazione per un esame non può (secondo me) mai essere completa al 100%. Quindi ci sarà lo studente che si "butta" ma è comunque preparato, perché ha seguito le lezioni e confida nella fortuna, e lo studente che invece non ha studiato nulla e pace”.

Continua a spiegare: “Io come prima domanda chiedo sempre argomento a piacere (e lo dico al giorno 1 a lezione). L'anno scorso un ragazzo si siede e mi dice "non lo so". Lì direi che le chiacchiere stanno a zero. Un'altra ragazza mi ha scritto che non era preparata e voleva cancellare la prenotazione, le ho detto di venire comunque perché avendo seguito tutte le lezioni ero sicuro che sarebbe andata bene, ha preso un bel voto.

In generale il primo l'ho schedato come un co***onazzo, l'altra come una ragazza insicura della sua preparazione”.

Studente in mezzo ai libri che guarda dal binocolo

Il prof: “Esami orali sono fisicamente estenuanti”

“In generale non è mai stato un problema”, scrive un altro professore. “Soprattutto nel sistema italiano la cosa è comprensibile (se ti scappa che ti becchi un 18 ma volevi solo vedere com'è l'esame puoi sempre rifiutare). Quello che spesso gli studenti dimenticano è che in molti casi gli esami orali sono fisicamente estenuanti per i professori (in questo momento sono appena uscito dal terzo giorno di esami orali 8-18 e sono molto stanco... E stasera dovrò lavorare per recuperare quello che non ho fatto in questi giorni), per cui se diventa un'abitudine o una cosa molto diffusa allora magari qualcuno si scoccia anche.

“L’appello è un servizio pubblico che costa”

E poi c’è il professore che fa ricorso alla pura e semplice razionalità: “L'appello è un servizio pubblico che costa alla collettività e agli studenti e pertanto va garantito nella maniera più imparziale, trasparente e pubblica possibile quindi penso che non sia il caso di indugiare in commenti personali o reazioni emotive andando al di là del rilevare l'impreparazione del candidato ed invitarlo a tornare in caso di insufficienza”.

Il vero problema: “Le scene mute per ansia e non per impreparazione”

Ma sono anche altri i punti di vista interessanti che emergono tra i commenti: “In genere sono una minoranza quelli che ci provano. Il problema più grosso sono gli studenti che fanno scena quasi muta non per ignoranza ma per ansia”. 

E ancora: “Distinguerli dai primi è fattibile, far passare loro la tensione è più complicato. Quindi preferisco consigliare di provare l'esame anche se la preparazione non è il massimo, perché penso aiuti a ridurre l'ansia per quelli futuri”.

“Assolutamente contro”

“Assolutamente contro”, scrive un altro. “O ci si prepara adeguatamente per un esame, o si disdice. Il ragionamento si basa su due bellissimi motivi: 1) se non sono preparato MINIMAMENTE (worst case scenario), l'esame andrà male non sapendo rispondere neppure alle domande più semplici; 2) perdita di tempo, e di conseguenza, di morale. Se so di non essere preparato, oltre a fare la figura di me**a, tocca poi comunque studiare per darlo l'esame. Della serie, chi me l'ha fatta fare a vestirmi, andare all'esame, non passarlo e dovermi pure guardare allo specchio dicendomi ‘ben ti sta?’??”

Conclude: “Caso diverso se mi sono preparato UN MINIMO. Non brillerò, ma sono conscio del tempo dedicato allo studio della disciplina. Lì lasciamo alla probabilità le domande che riceverò e quelle su cui sarò più preparato”.

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