Dimensionamento scolastico: stop agli accorpamenti per un anno in Toscana
Provvidenziale un decreto-legge che introduce ulteriori misure nella riorganizzazione del sistema scolastico
Firenze, 23 gennaio 2025 – Una storia infinita. Le 14 scuole toscane che avrebbero dovuto essere accorpate a partire da settembre restano autonome, almeno per il prossimo anno scolastico. La Regione Toscana ha infatti ottenuto il blocco degli accorpamenti previsti dal governo grazie a un recente decreto-legge, evitando così di ricorrere al Tar.
La questione nasce dai parametri utilizzati per il dimensionamento scolastico: secondo la Regione Toscana, la stima della popolazione scolastica utilizzata dal governo nel 2023 (436.258 alunni) era inferiore al dato effettivo comunicato a novembre 2024 dall’Ufficio Scolastico Regionale (440.081 alunni). Tale discrepanza avrebbe portato a una riduzione errata del numero di autonomie scolastiche, da 466 a 446 entro il 2026/2027.
Il decreto-legge del 16 gennaio ha però introdotto nuove misure di riorganizzazione del sistema scolastico, stabilendo che le regioni che non hanno adottato la delibera sul dimensionamento entro il 31 dicembre 2024 possano provvedere entro 10 giorni dall’entrata in vigore del decreto. Inoltre, viene concessa una deroga fino al 2,99% del contingente di autonomie scolastiche stabilito dal Ministero dell'Istruzione, percentuale che in Toscana corrisponde proprio a 14 istituti.
Le scuole che per ora non verranno accorpate includono l’Istituto Agrario Anzillotti di Pescia, i comprensivi Tifoni di Pontremoli, Berni di Lamporecchio, Gandhi di Aulla, San Bernardino da Siena, Bagni di Lucca, Don Milani di Orbetello, Massa 6 di Massa, Folgore da San Gimignano, Salutati-Cavalcanti di Buggiano, il Gonnelli di Gambassi Terme (che avrebbe dovuto perdere l’autonomia, mentre l’avrebbe mantenuta il classico Galileo di Firenze), il liceo Marconi di Carrara, l’istituto Don Lazzeri-Stagi di Pietrasanta e i due comprensivi di Follonica.
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