Controlla la moglie col Gps, nei guai il marito geloso

Un 51enne è accusato di maltrattamenti: il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei suoi confronti il divieto di avvicinamento alla compagna e ai figli

Gen 18, 2025 - 04:13
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Controlla la moglie col Gps, nei guai il marito geloso

Perugia, 18 gennaio 2025 – Il pretesto è quello della gelosia. L’incapacità di rassegnarsi alla fine di una storia o che la persona con cui è condiviso un certo periodo della propria vita, una volta chiusa la storia, possa avere una vita “alternativa”. Un nuovo caso a Perugia, un nuovo provvedimento chiesto e ottenuto dalla Procura della Repubblica, nei confronti di un uomo. In questo caso un 51enne, accusato di maltrattamenti. Il giudice per le indagini preliminari ha disposto nei suoi confronti il divieto di avvicinamento a ex moglie e figli e il conseguente allontanamento dalla casa familiare. Secondo quanto denunciato dalla donna e ricostruito dalla polizia a cui la presunta vittima si era rivolta, negli ultimi mesi l’uomo avrebbe messo in fila una serie di comportamenti violenti, sia dal punto di vista fisico che psicologico, anche alla presenza dei bambini.

L’uomo, sempre secondo le indagini, sarebbe arrivato a nascondere un gps nella borsa della moglie per poterne monitorare gli spostamenti, mentre ogni pretesto era buono per attaccarla e controllarla: il modo di vestire, le frequentazioni, le abitudini. Un pressing costante che sarebbe sfociato anche in minacce di morte nei confronti della consorte e nel danneggiamento di mobili e suppellettili.

La donna, per sfuggire a questa stretta, era letteralmente scappata da casa per trovare rifugio in una struttura protetta. Ma questo non avrebbe fermato il marito che avrebbe cercato ripetutamente di contattarla. A quel punto è scattata la denuncia e le conseguenti indagini che, riferisce la Procura, ha permesso di mettere insieme diversi riscontro al racconto della presunta vittima. A fronte degli elementi raccolti, la richiesta della Procura dell’applicazione di una misura cautelare che il giudice ha riconosciuto legittima, disponendo l’allontanamento, il divieto di avvicinamento e l’applicazione del braccialetto elettronico. Il provvedimento è stato notificato dalla squadra mobile.

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