Affitti brevi, nuovo fronte. Esposto contro Airbnb: “Promuove il self check in”

Il Comitato Salviamo Firenze si presenta in procura e sfida la piattaforma. “Le regole del governo e quelle del Comune sulle key box lo vietano”

Gen 23, 2025 - 04:06
 0
Affitti brevi, nuovo fronte. Esposto contro Airbnb: “Promuove il self check in”

Firenze, 23 gennaio 2025 - Il comitato Salviamo Firenze - nato grazie all’intuizione di Massimo Torelli per denunciare che la città “muore di turismo selvaggio e speculazione” - alza il tiro. Oltre alle battaglie sui Cin e le keybox, adesso ha deciso di sfidare direttamente la piattaforma mondiale Airbnb, presentando un esposto alla procura, col patrocinio dell’avvocato Urbano Rosa. Questo perché, ha sottolineato Torelli presentando ieri l’iniziativa al Palazzo di giustizia, “ci sono aspetti che non tornano.

Questo portale promuove l’utilizzo del self check in e dunque senza il riconoscimento di persona dell’ospite”, mentre il Viminale ha chiarito a fine 2024 che in Italia la pratica non è regolare e serve il riconoscimento di persona. Non è tutto, perché Airbnb, ha aggiunto Torelli, “permette di selezionare l’opzione ‘Vuoi prenotare a Firenze’ col self check in. Poi si possono prenotare appartamenti senza standard di sicurezza, in quanto l’antincendio e il rilevatore di monossido di carbonio sono delle opzioni aggiuntive che il cliente può selezionare o meno. Questo dimostra una scarsa attenzione rispetto ai temi della sicurezza. Nell’esposto abbiamo citato anche l’ultima delibera della giunta comunale rispetto al divieto del self check in”.

L’avvocato Rosa ha ribadito che col self check in “l’ospite accede in tutta autonomia alla struttura senza che venga riconosciuto” in presenza “dall’host, come invece è doveroso in seguito all’applicazione dell’articolo 109 del Tulps”. Un altro attivista del comitato, Francesco Torrigiani, ha aggiunto: “La sicurezza è fondamentale”.​​​​​​  Torelli ier mattina ha citato anche la morte della famiglia di San Felice a Ema “per il monossido di carbonio”, anche se è necessario precisare che in quel caso non c’è correlazione col mondo degli affitti brevi dal momento che si tratta di una casa di proprietà. Torelli ha però sottolineato l’esigenza, per tutti, di avere sensori (come richiede ora la normativa a livello di affitti brevi) perché, purtroppo, in Italia si muore ancora di monossido di carbonio.

Tornando all’esposto, Salviamo Firenze ha tirato in ballo anche l’assessore al turismo Jacopo Vicini, che lunedì scorso in consiglio comunale era intervenuto bocciando le azioni del comitato a proposito dei ’controlli fai da te’ sui Cin e le key box con tanto di adesivi. “A Vicini rispondiamo che si deve scusare, perché i suoi toni sono inaccettabili – ha attaccato Torelli –. Nel testo dell’esposto abbiamo citato anche la delibera della giunta comunale di Firenze sul divieto di self check in. Spero che prendano parola”. Scambi al veleno anche tra Torelli e il capogruppo di Iv Francesco Casini che in consiglio aveva criticato il comitato: “Casini chi?”, ha ironizzato Torelli.

“Penso di essere più noto di lui, almeno tra chi fa. Magari ha ragione, sono meno noto tra chi disfà”, gli ha risposto il renziano. Di certo sugli affitti turistici brevi Firenze ha ormai assunto un ruolo di capofila nazionale: tra le battaglie della sindaca Sara Funaro e dell’assessore Vicini, le risposte del governo, le ormai numerose iniziative di ‘Salviamo Firenze’ anche i prossimi mesi si annunciano ’frizzanti’.

Niccolò Gramigni

Qual è la tua reazione?

like

dislike

love

funny

angry

sad

wow