Non può leggere e scrivere, ma si laurea per la terza volta: mamma e sorella sono le sue mani e i suoi occhi

Nazarena Savino, giovane studentessa pugliese di 26 anni, rappresenta un esempio di straordinaria determinazione. Affetta da una rara malattia neurologica che le impedisce di leggere e scrivere, Nazarena è riuscita a conseguire la sua terza laurea con il massimo dei voti, dimostrando che nessuna sfida è insormontabile. Nonostante le difficoltà, il percorso accademico di Nazarena...

Gen 14, 2025 - 17:18
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Non può leggere e scrivere, ma si laurea per la terza volta: mamma e sorella sono le sue mani e i suoi occhi

Nazarena Savino, giovane studentessa pugliese di 26 anni, rappresenta un esempio di straordinaria determinazione. Affetta da una rara malattia neurologica che le impedisce di leggere e scrivere, Nazarena è riuscita a conseguire la sua terza laurea con il massimo dei voti, dimostrando che nessuna sfida è insormontabile.

Nonostante le difficoltà, il percorso accademico di Nazarena è stato infatti segnato da successi straordinari. La sua ultima laurea in Storia dell’Arte presso l’Università del Salento – la seconda magistrale – è il frutto di anni di impegno e passione su un tema a lei molto caro.

La sua tesi, intitolata “Scale e risalite in Architettura per un equilibrio tra accessibilità e fruibilità”, è un’analisi innovativa sull’inclusione nei contesti storici, realizzata in collaborazione con Palazzo Barberini a Roma. Nazarena ha indagato come le scale, spesso viste come barriere architettoniche, possano essere trasformate in elementi che favoriscono l’accessibilità, sottolineando l’importanza di un’architettura inclusiva.

L’appello per creare un patrimonio culturale accessibile a tutti

Durante la cerimonia di laurea, Nazarena ha avuto l’onore di intervenire come la studentessa più meritevole dell’anno accademico, raccontando il suo percorso di vita e l’importanza di non arrendersi mai. Ha dichiarato a tal proposito:

Questa laurea la dedico a tutte le persone che lottano per la libertà e contro i pregiudizi legati alla disabilità. È un invito a unirsi per un futuro migliore.

Il suo messaggio di inclusione non si ferma qui. Dopo essere stata insignita del Premio Isabella dalle Giubbe Verdi per il suo impegno nel campo della disabilità e dell’accessibilità, Nazarena ha lanciato un appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e alle istituzioni culturali esortando a creare un patrimonio culturale accessibile a tutti.

La cultura non deve avere barriere. Sensibilizzare i giovani è cruciale per insegnare loro il valore della diversità e dell’inclusione.

Le tre lauree sono anche merito della famiglia che l’ha sostenuta in questo viaggio. La madre Lea e la sorella Swami sono state il suo punto di riferimento leggendo per lei e aiutandola a superare le difficoltà quotidiane e a realizzare i suoi sogni. Il loro sostegno ha permesso a Nazarena di trasformare una condizione di disabilità in un’opportunità per dimostrare il proprio valore.

E per chi sta affrontando difficoltà nella vita, specialmente i ragazzi, ha un messaggio speciale:

Ai giovani dico: lottate per i vostri diritti e per affermare le vostre capacità. La perseveranza è la chiave del successo. Ogni sfida è un’opportunità per crescere e diventare più forti.