Mc Cain o Coop? Queste sono le patatine fritte surgelate più buone, la classifica del Gambero Rosso
A barchette, rigate, in chips, crocchette, a forma di faccine sorridenti e con o senza aromi: se proprio devi comprare le patatine fritte surgelate al supermercato, hai davvero l’imbarazzo della scelta. Ma qual è il prodotto migliore? A rispondere è la classifica di gennaio de Il Gambero Rosso, che ha degustato alla cieca 19 prodotti...
A barchette, rigate, in chips, crocchette, a forma di faccine sorridenti e con o senza aromi: se proprio devi comprare le patatine fritte surgelate al supermercato, hai davvero l’imbarazzo della scelta. Ma qual è il prodotto migliore?
A rispondere è la classifica di gennaio de Il Gambero Rosso, che ha degustato alla cieca 19 prodotti in vendita nella grande distribuzione.
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Le patate surgelate rappresentano uno dei prodotti più acquistati in Italia, con un consumo annuo di circa 169.000 tonnellate nel 2022, secondo i dati di Iias, l’Istituto Italiano Alimenti Surgelati. Il loro successo nel comparto dei surgelati è dovuto principalmente a due fattori: il loro gusto, che le rende uno degli snack più amati, e la praticità di preparazione, adatte a diversi metodi di cottura – friggitrice tradizionale, friggitrice ad aria, padella o forno – pronte in pochi minuti.
La classifica delle migliori patatine fritte surgelate secondo il Gambero Rosso
A seguire la classifica delle 9 patatine surgelate più buone
1. Coop – Patate da friggere
Primo posto in classifica per le patate surgelate raggiunto grazie alla lavorazione affidata all’azienda bolognese Pizzoli nello stabilimento a San Pietro in Casale.
Ingredienti: patate prefritte 95,5%, olio di semi di girasole. Sono stick di patate lunghe e sottili uniformi nella forma e nel vivace colore dorato.
Ma a convincere è anche il profumo e il gusto equilibrati e omogenei nelle performance, quanto sinceri, lineari e caratteristici. Nulla di sensazionale ma il naso è delicato e pulito: quasi non si sente la frittura, solo note dolci vegetali di amido e patata fresca (quasi acerba), la bocca zuccherina e appena sapida, con una impercettibile punta acida e amara sul finale. La struttura non è male, croccantina fuori, morbida ma anche tenace al morso, forse per la natura delle patate, a pasta soda. Chiusura non precisissima, l’unico aspetto sul quale ancora lavorare.
2. Pizzoli – PataSnella Patatine
Pizzoli è senza dubbio leader del settore, capace di proporre sia patate fresche che surgelate e di qualunque tipo. Uno dei suoi prodotti di maggiore successo è PataSnella, nata nel 1998, la prima patatina fritta che si prepara in forno, proposta in 10 varianti.
Etichetta essenziale (patate, olio di semi di girasole 5%), ha un rassicurante aspetto omogeneo nel colore dorato luminoso e nel taglio a fiammifero. Il profilo aromatico è neutro e abbastanza pulito, solo al palato si avverte un accento acido e in chiusura un leggero amaro. E anche la struttura è piuttosto godibile, croccante all’esterno e morbida al cuore.
3. Conad – Patatine da friggere
Realizzate anch’esse da Pizzoli, nello stabilimento di San Pietro in Casale.
L’etichetta è molto corta: patate e olio di semi di girasole 4,7%.
Il colore ambrato, la texture piacevole e friabile con la croccantezza esterna che dialoga con la morbidezza interna, la buona masticabilità, soprattutto il profumo e gli aromi semplici, diretti e lineari di patata fresca e precisa. Il gusto, persistente e poco sapido, è inizialmente dolce per chiudere con una nota acida e amara, l’unico neo di un prodotto complessivamente onesto e godibile.
4. Mc Cain – Golden Long
Le patatine McCain, prodotte in Francia, Belgio e Olanda con patate coltivate nel nord Europa, vantano una gamma di oltre 20 referenze in diversi tagli e varianti. Tra queste, le Golden Long si distinguono per la loro forma sottile e allungata, conquistando una posizione di rilievo appena sotto il podio delle preferenze. Promettono una “doratura e croccantezza senza paragoni” e si presentano con un aspetto omogeneo, un colore giallo intenso e un profumo delicato di patata fresca fritta. Al palato danno un gusto dolce e morbido, con una consistenza più friabile che croccante.
5. Carletto Findus – Patatine classiche!
Realizzate con 97% di patate, olio di semi di girasole e destrosio, non vengono prodotte nello storico stabilimento italiano di Cisterna di Latina, ma in quello belga di Wielsbeke, uno dei 14 siti produttivi europei di Nomad Foods, il gruppo britannico proprietario del marchio Findus.
6. Meraviglie della Campagna – Le Patatine
Sulla confezione viene suggerito il forno come metodo di cottura ideale, anche se tra le opzioni disponibili figura anche la friggitrice. Le patatine Meraviglie della Campagna sono a marchio di SACPO, una azienda abruzzese situata ai confini del Parco Nazionale e della Piana del Fucino, un’area particolarmente vocata alla coltivazione delle patate.
A penalizzare il prodotto, dicono gli esperti, è la scarsa omogeneità delle stick, sia nel taglio e nelle dimensioni, sia nel sapore e nella consistenza, probabilmente a causa dell’utilizzo di patate di diverse varietà, origini ed età.
7. Harvest Basket (Lidl) – Patatine fritte
Harvest Basket è marchio di Lidl. Sulla confezione delle patatine prefritte surgelate non vengono riportati né lo stabilimento né il luogo di produzione, ma solo le informazioni come gli ingredienti (97% patate, 3% olio di semi di girasole), valori nutrizionali, temperature e tempi di cottura per la friggitrice, modalità di conservazione e l’indirizzo del distributore.
8. Pizzoli – We Love Extrafini
Pizzoli si fa spazio in classifica anche con la linea Wonderful – We Love, in ottava posizione con la variante Extrafini, una delle 9 proposte della gamma. Definite in confezione come “patatine dal taglio sottile, sfiziose ed extracroccanti”, vengono descritte con l’accattivante slogan “fiammiferi croccantixximi”.
Prodotte nello stabilimento di Budrio, queste patatine sono realizzate con una ricetta essenziale: patate, 5,4% di olio di semi di girasole e sale.
L’aspetto più deludente, secondo gli esperti che hanno fatto il test, è la struttura: sebbene la croccantezza dovrebbe essere il tratto distintivo delle Extrafini, risulta più leggera e superficiale di quanto atteso, un velo crispy che avvolge un interno morbido e masticabile, ma con la tendenza a “incollarsi” al palato.
9. Consilia – Patatine da friggere
Consilia è il marchio di proprietà del consorzio SUN (Supermercati Uniti Nazionali), che riunisce cinque insegne della grande distribuzione: Alfi, Cadoro, CediGros (tra cui i supermercati Pim e Pewex), Gruppo Gabrielli e Italbrix.
Le patatine a marchio Consilia sono prodotte dall’azienda abruzzese SACPO, con due ingredienti: patate e 5% di olio di semi di girasole.
Meno convincenti, secondo i risultati del test, le sensazioni olfattive e gustative, “dove emergono note dolci di amido e sentori di olio assorbito in cottura, che penalizzano leggermente l’esperienza complessiva”.
Patatine fritte surgelate sì o no?
Detto ciò, c’è da fare un appunto: lo abbiamo più volte detto, ma a differenza di altri alimenti vegetali surgelati, come ortaggi, legumi o frutta, che vengono semplicemente conservati tramite la tecnica del freddo, le patate surgelate disponibili nella grande distribuzione organizzata subiscono un processo industriale più complesso: innanzitutto, si tratta di prodotti prefritti, e le versioni più semplici contengono circa il 96-97% di patate, con l’aggiunta di olio di girasole, destrosio e sale.
Nei prodotti più lavorati, però, la lista degli ingredienti si allunga e include additivi come difosfati (E450, stabilizzanti), amido di patate modificato, farina di riso, destrine, estratto di lievito e agenti lievitanti come il bicarbonato di sodio (E500) e i difosfati (E450).
Questi ingredienti vengono utilizzati per migliorare la consistenza e la croccantezza del prodotto finale, ma rendono le patate surgelate ben diverse da una semplice patata tagliata e congelata.
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