Intestino artificiale: il futuro della digestione nasce in laboratorio

Gli scienziati creano un intestino artificiale stampando "ghiandole" e "villi" in 3D. Una svolta per studiare malattie e testare farmaci. L'articolo Intestino artificiale: il futuro della digestione nasce in laboratorio è tratto da Futuro Prossimo.

Gen 22, 2025 - 20:40
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Intestino artificiale: il futuro della digestione nasce in laboratorio

Pronti a dare uno sguardo nel vostro intestino? No, non preoccupatevi, niente procedure mediche invasive. Stiamo parlando di un intestino artificiale creato (o sarebbe meglio dire “stampato”) in laboratorio, un modello rivoluzionario che promette di cambiare il modo in cui studiamo e trattiamo le malattie intestinali.

Cripte e villi a portata di stampante

Immaginate di poter riprodurre la complessa architettura del vostro intestino con una semplice “stampa”. È esattamente quello che hanno fatto i ricercatori dell’Istituto di Bioingegneria della Catalogna (IBEC). Hanno sviluppato un metodo innovativo per controllare la formazione di strutture simili a ghiandole e villi nell’intestino utilizzando una tecnica di stampa a contatto di proteine.

In parole povere, hanno creato uno stampo con pattern specifici di proteine chiave, come Wnt3a e EphrinB1, su una membrana basale. Queste proteine sono fondamentali per l’organizzazione e la differenziazione del tessuto epiteliale intestinale. Con questa tecnica, i ricercatori sono stati in grado di controllare dove e come si formano le strutture intestinali. È un po’ come usare uno stampino per biscotti, solo che invece di forme di stelle e cuori, ottengono qualcos’altro. Qualcosa di molto, molto interessante.

Cellule che si auto-organizzano

Il punto cruciale di questo studio sta nelle cellule stesse. “Le cellule con cui lavoriamo si auto-organizzano in compartimenti distinti che replicano precisamente le strutture intestinali”, spiega Jordi Comelles, ricercatore senior dell’IBEC e co-autore dello studio che vi linko qui. “Ciò che otteniamo con il nostro metodo, che si basa sulla stampa a contatto di proteine, è il controllo di come e dove si formano queste strutture”.

In altre parole, le cellule sanno già cosa fare, hanno solo bisogno di un piccolo aiuto per mettersi in posizione. È un po’ come organizzare una festa: tu prepari il cibo, la musica e le decorazioni, ma sono gli invitati che creano l’atmosfera.

Perché l’intestino artificiale è così importante

Questo metodo innovativo permetterà in sostanza di analizzare individualmente i fattori coinvolti nell’organizzazione e nel funzionamento dell’intestino, rivelando il loro ruolo in processi chiave come la proliferazione e la differenziazione cellulare.

“Per esempio, abbiamo osservato che il Wnt3a esogeno può ridurre la produzione dello stesso fattore a livello endogeno, il che apre nuove possibilità per manipolare queste vie di segnalazione”, aggiunge Comelles.

Sarà come avere un telecomando per l’intestino, dove puoi premere i pulsanti per controllare diversi aspetti del suo funzionamento. Vuoi più proliferazione cellulare? Premi il pulsante Wnt3a. Vuoi meno infiammazione? Premi il pulsante EphrinB1. Le possibilità sono infinite.

Simulazioni al computer

Simulazione dell’evoluzione di un monostrato di controllo nel tempo. Barra di scala 10 µm. Tempo h. Credito: 
Nature Communications (2025). DOI: 10.1038/s41467-024-55651-7

I ricercatori hanno anche utilizzato modelli al computer per simulare le interazioni tra le vie di segnalazione, fornendo una visione più dettagliata dei processi coinvolti nell’organizzazione cellulare.

Questa svolta non solo migliora la nostra comprensione della biologia intestinale, ma apre anche nuove opportunità per testare farmaci, studiare le malattie in un ambiente controllato e sviluppare trattamenti più efficaci.

Il futuro è nell’intestino (artificiale e naturale)

Questo lavoro, che ha coinvolto la collaborazione di diversi istituti di ricerca in Spagna, può avere davvero implicazioni di vasta portata per la salute umana. Dalle malattie infiammatorie intestinali al cancro, questo modello potrebbe fornire una piattaforma invaluabile per esplorare nuove terapie e strategie di prevenzione.

Questi piccoli organoidi che crescono in laboratorio potrebbero contenere la chiave per un futuro più sano, un futuro in cui le malattie intestinali saranno solo un ricordo del passato. Magari un giorno potremo anche stampare il nostro yogurt probiotico personalizzato direttamente nell’intestino. Sto esagerando? Forse. Ma con la scienza, non si può mai dire. Dopotutto, chi avrebbe mai pensato che avremmo potuto stampare un intestino artificiale in 3D?

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