Il referendum sulla cittadinanza si farà, ora è ufficiale

La Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibile il quesito che chiede di dimezzare a 5 anni il tempo di attesa per i cittadini stranieri extracomunitari.

Gen 20, 2025 - 20:27
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Il referendum sulla cittadinanza si farà, ora è ufficiale

Il referendum per dimezzare da 10 a 5 anni i tempi necessari per l’ottenimento della cittadinanza italiana si farà, adesso è ufficiale. La Corte costituzionale infatti in serata, dopo diverse ore di Camera di consiglio, ha ritenuto ammissibile il quesito, per il quale erano state raccolte oltre 600mila firme in poco tempo. Il quesito accolto dalla Corte prevede, come detto il “dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana”.

Quando si terrà il referendum sulla cittadinanza, e con quali altri quesiti

Il referendum potrebbe svolgersi già nella primavera di ques’anno, o al massimo entro giugno, insieme a quelli sul jobs act, su licenziamenti e indennità nelle piccole imprese, sui contratti di lavoro subordinati e sull’esclusione della responsabilità solidale del committente, dell’appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente in caso di appalti e subappalti: anche questi referendum abrogativi infatti sono stati ammessi dalla Corte Costituzionale, che invece ha bocciato il quesito sull’autonomia differenziata, perché giudicato “poco chiaro”.

Il quesito del referendum sulla cittadinanza, oltre a dimezzare 10 a 5 gli anni di residenza legale e ininterrotta sul territorio italiano necessari per poter richiedere la cittadinanza italiana, mantiene gli altri requisiti attualmente previsti, come la conoscenza della lingua italiana e l’assenza di precedenti penali, oltre a un certo reddito:

  • 263,31 euro per il solo richiedente senza persone a carico
  • 362,05 euro per il richiedente con coniuge a carico
  • 516 euro per ogni ulteriore persona a carico

Secondo le stime, circa 2,5 milioni di residenti stranieri in Italia potrebbero trarre beneficio da questa modifica normativa, facilitando l’accesso ai diritti che la cittadinanza garantisce, come la partecipazione elettorale e l’accesso ai concorsi pubblici (alcuni dei quali, come quelli per le forze di polizia, aperti anche ai minorenni), la facoltà di recarsi all’estero, la possibilità per gli atleti di rappresentare l’Italia nelle manifestazioni sportive.

“La nostra gioia in questo momento è immensa: stiamo facendo la storia. Abbiamo la reale possibilità di cambiare in meglio il volto del nostro Paese”, spiega il comitato promotore del Referendum Cittadinanza, che dalle 9.30 di questa mattina ha atteso con trepidazione la sentenza davanti alla Corte Costituzionale. “Vogliamo ringraziare ogni singola persona che ci ha permesso di arrivare fin qui: dai rappresentanti delle 75 associazioni e partiti che hanno aderito alla campagna, ai sindaci e alle sindache che l’hanno sostenuta, agli artisti e le artiste che hanno dato voce, fino a ogni singola persona delle oltre 637mila che hanno firmato, condiviso e rilanciato questo referendum. Il Sì della Corte Costituzionale oggi rappresenta l’uscita da uno stallo che dura da oltre 30 anni, ed è un messaggio forte per la nostra stessa democrazia: i cittadini possono creare occasioni di cambiamento concreto quando istituzioni immobili non intervengono su temi decisivi”.

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