Giornalismo inclusivo: pubblicate le linee guida per raccontare il mondo con rispetto

“È solo un modo di dire”, direbbe qualcuno. Eppure, le parole si evolvono insieme alle esigenze della società e possono costruire barriere o abbatterle, perpetrare pregiudizi o creare ponti di inclusione. Per questo è necessario un giornalismo inclusivo. Esistono storie, infatti, che non chiedono solo di essere raccontate, ma di essere ascoltate con empatia e […] The post Giornalismo inclusivo: pubblicate le linee guida per raccontare il mondo con rispetto appeared first on The Wom.

Gen 17, 2025 - 14:47
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Giornalismo inclusivo: pubblicate le linee guida per raccontare il mondo con rispetto
È adesso disponibile un inedito strumento realizzato attraverso il confronto di voci del giornalismo e dei media europei nell’ambito del progetto Advancing Diversity & Inclusion in Journalism (AD&IJ), pensato per chi vuole raccontare il mondo con rispetto, nella convinzione che una rappresentazione equa sia il primo passo verso una società più giusta

“È solo un modo di dire”, direbbe qualcuno. Eppure, le parole si evolvono insieme alle esigenze della società e possono costruire barriere o abbatterle, perpetrare pregiudizi o creare ponti di inclusione. Per questo è necessario un giornalismo inclusivo.

Esistono storie, infatti, che non chiedono solo di essere raccontate, ma di essere ascoltate con empatia e rappresentate con rispetto

Questo Fondazione Diversity lo sa bene: la sua missione da tanti anni è proprio quella di trasformare la narrazione in uno strumento di equità e rispetto. Per questo ha sviluppato, insieme a un partenariato internazionale, le Linee Guida per un Giornalismo Sensibile alla Diversità, Equità e Inclusione.

Le linee guida per un giornalismo inclusivo

Come rappresentare nel giornalismo una persona migrante? Quali termini usare per raccontare la disabilità? Come garantire una narrazione rispettosa e inclusiva per tutte le persone? Queste sono alcune delle domande che ogni professionista dovrebbe porsi prima di affrontare un racconto. Porsele significa garantire un’informazione autenticamente inclusiva.

Da questi presupposti sono nate le Linee Guida per un Giornalismo Sensibile alla Diversità, Equità e Inclusione, un documento innovativo e pratico che mira a trasformare il giornalismo europeo in un agente di cambiamento sociale e culturale. Le linee guida offrono strumenti concreti per aiutare giornalistǝ, redazioni e stakeholder del settore a creare contenuti più rappresentativi, accurati e rispettosi di tutte le identità. Le linee guida sono state realizzate nell’ambito del progetto europeo Advancing Diversity & Inclusion in Journalism (AD&IJ), cofinanziato dall’Unione Europea all’interno del programma Erasmus+.

Che si tratti della descrizione di una persona migrante, della scelta delle parole per raccontare la disabilità o della rappresentazione delle differenze socio-economiche, questa guida aiuta a costruire contenuti equilibrati e rispettosi delle identità di tuttǝ

La narrazione non è mai solo un racconto: è un atto di responsabilità sociale. Lo ha ricordato Francesca Vecchioni con queste parole: «Crediamo che il giornalismo non sia solo un mestiere, ma un impegno verso la società. Chi racconta il mondo contribuisce a plasmarlo».

Francesca Vecchioni
Francesca Vecchioni

Gli obiettivi per un giornalismo più inclusivo

Le linee guida sono nate con l’idea di:

  • Migliorare la comprensione da parte di giornalistǝ dei valori e delle pratiche della D&I nel coverage delle notizie
  • Sensibilizzare le organizzazioni media sull’importanza di avere redazioni diversificate e identificare modi concreti per diversificare le redazioni
  • Trasferire le buone pratiche di D&I da altri settori (ad esempio, la pubblicità) al giornalismo e/o da un ambito di diversità (ad esempio, genere/sesso) a un altro (ad esempio, etnia), utilizzando un approccio partecipativo che coinvolga giornalisti e organizzazioni media con sede in Belgio, Italia, Spagna, ma anche in Europa e nella regione del Mediterraneo
Diversità, inclusione e temi supportive

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Esempi pratici e best practice

Grazie a un approccio dal basso verso l’alto, il documento riflette le sfide reali affrontate dalle redazioni e propone soluzioni concrete per superarle.

La guida offre una Checklist delle best practice, che rappresenta uno strumento operativo per redazioni stampa, tv, web, radio, per identificare e affrontare potenziali criticità durante la produzione delle notizie. Questo documento offre una serie di “Alert” per ogni fase del processo di produzione delle notizie, ovvero alcuni “campanelli d’allarme” che ci permettono di individuare un possibile rischio rispetto a un tema sensibile e non sempre evidente. Nella colonna “Buone pratiche”, sono riportati uno o più suggerimenti su come affrontare il relativo “Alert” in modo coerente con i principi di inclusione, accessibilità, rispetto, diversità e rappresentazione equa.

Ad esempio, nella sezione dedicata alla redazione delle notizie , un “alert” riguarda il rispetto dell’identità delle persone citate. Tra le buone pratiche segnalate, viene indicato che:

  • Le persone devono essere nominate utilizzando il loro nome e cognome corretti, senza fare riferimento al “dead name” (ovvero il nome utilizzato prima di una transizione sociale, nel caso di persone transgender)
  • È essenziale non associare le persone appartenenti a gruppi sottorappresentati a ruoli stereotipati legati al genere, come “madre” o “moglie” per le donne, evitando di definire le persone attraverso il loro ruolo sociale invece che per la loro identità
  • Si invita inoltre a non enfatizzare la diversità come elemento distintivo in maniera riduttiva o paternalistica (ad esempio: “Una donna alla guida della BCE” o “Studente sordo si laurea con 110 e lode”), ma a raccontare i risultati professionali e accademici senza sottolineare l’aspetto della disabilità o della diversità come elemento straordinario

Questo approccio mira a promuovere una narrazione rispettosa e priva di stereotipi, garantendo che ogni persona venga rappresentata per ciò che è, senza incasellamenti legati a pregiudizi di genere, abilità o ruoli sociali.

Un approccio intersezionale e multilaterale

Le Linee Guida si basano su una prospettiva intersezionale, riconoscendo che ogni persona può sperimentare discriminazioni multiple legate a genere, etnia, orientamento sessuale e/o affettivo, età, disabilità, aspetto fisico o status socio-economico.

«La rappresentazione nei media ha un impatto diretto sulla percezione collettiva. Queste linee guida sono un invito ai professionisti del settore a riflettere sulle proprie pratiche e a diventare promotori di un cambiamento culturale necessario», spiega Gabriella CrafaVicepresidente di Fondazione Diversity.

Un impegno sostenuto dall’Unione Europea

Il progetto Advancing Diversity & Inclusion in Journalism (AD&IJ) rappresenta un esempio concreto di come i fondi europei possano favorire innovazione e coesione sociale. La sua visione si allinea agli obiettivi del programma Erasmus+, promuovendo competenze professionali, innovazione e inclusione attraverso strumenti pratici e trasferibili. È realizzato da e con il contributo di importanti partner internazionali: Fondazione DiversityFederazione Internazionale dei Giornalisti IFJCOPEAMOsservatorio di Pavia e Fundación Diversidad.

Le Linee Guida e la Checklist Pratica sono disponibili gratuitamente in quattro lingue (italiano, inglese, francese e spagnolo) sul sito ufficiale del progetto.

Attraverso un approccio intersezionale e multilaterale, Fondazione Diversity ancora una volta ci ricorda che ogni storia conta e che il giornalismo, oltre a informare, può contribuire a creare una società più giusta e inclusiva. Per chi sceglie di raccontare il mondo con rispetto, queste Linee Guida sono un punto di riferimento prezioso, un modo concreto per trasformare le parole in gesti di cambiamento reale.

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