Fratres, un altro anno da incorniciare: nel 2024 superate le 9500 donazioni
Ma il sistema trasfusionale toscano è di nuovo in emergenza
Arezzo, 18 gennaio 2025 – Ancora ottime notizie dai centri trasfusionali della nostra provincia: nel corso dell’anno appena concluso, i volontari dei ventisei Gruppi Fratres aretini sono riusciti a migliorare ulteriormente i già positivi risultati del passato di 270 unità di sangue e di plasma, oltrepassando così quota 9500 che rappresenta il 40% del fabbisogno annuale dei nostri ospedali. Un traguardo ed un contributo davvero importanti, frutto di un costante impegno nella promozione e nella programmazione degli accessi dei propri donatori e donatrici ai centri di raccolta. Determinanti anche le tante iniziative di comunicazione realizzate nei dodici mesi e la presenza sempre più capillare dei gruppi nell’intera provincia, che hanno permesso di arrivare più facilmente al cuore della nostra gente.
Ma proprio mentre stiamo scrivendo e come sta succedendo purtroppo da qualche anno nel mese di gennaio, ecco arrivare una nuova emergenza sangue a livello regionale, con una pericolosa diminuzione delle disponibilità di emocomponenti nei nostri ospedali.
Da qualche giorno il Centro Regionale Sangue ha invitato tutte le associazioni del dono a mobilitarsi nel sollecitare i propri iscritti ma anche ad individuarne di nuovi, per far fronte a questa pericolosa emergenza, così che le istituzioni sanitarie possano assicurare a tutti il proprio diritto alla salute.
“Tanta gratitudine agli oltre seimila donatori e donatrici Fratres aretini - dice il presidente provinciale Pietro Ganganelli - che con il loro periodico gesto ci hanno permesso di conseguire ottimi risultati anche nell’anno appena concluso. Come si sa, sangue e plasma sono gli unici farmaci che non si fabbricano ma si donano! C’è sempre bisogno, quindi, e soprattutto nei momenti di emergenza come questo, di donne ed uomini di buona volontà che facciano questa scelta di vita! A noi associazioni il compito di continuare a tenere desta l’attenzione su questo importantissimo aspetto della nostra salute, in stretta collaborazione con il sistema trasfusionale regionale.”
Qual è la tua reazione?