Blue Monday, perché oggi è il giorno più triste dell'anno

Oggi è il famigerato "Blue Monday", il giorno più triste dell’anno.  Il terzo lunedì di gennaio – che nel 2025 cade appunto il 20 gennaio – sarebbe infatti il momento in cui si registra il punto più basso del nostro umore: il Natale è solo un ricordo, le vacanze estive sono lontane e i buoni propositi iniziano a scricchiolare.  Eppure, tutto questo ha ben poco di scientifico. Nato come trovata pubblicitaria per vendere viaggi, il Blue Monday è infatti diventato un fenomeno popolare pur restando privo di fondamento. Ma perché proprio il lunedì, e cosa c’entra il colore blu con la tristezza? Indice Blue Monday: la pseudo-equazione matematica Perché il lunedì? Il peggior giorno della settimana Perché il lunedì è blu? Una trovata che funziona? Blue Monday: la pseudo-equazione matematica Il Blue Monday è stato creato come parte di una campagna di marketing di Sky Travel, un canale televisivo britannico dedicato ai viaggi. Cliff Arnall elaborò una pseudo-equazione matematica che identificava il terzo lunedì di gennaio come il giorno più cupo dell’anno. Gli elementi considerati? Il ritorno al lavoro dopo le feste, il freddo di gennaio, il calo della motivazione, l’assenza di vacanze imminenti e la pressione economica, spesso accentuata dopo le spese di Natale.   Non è difficile capire il motivo del successo della trovata: molti si sono riconosciuti in questa descrizione. Ma gli scienziati concordano nel dire che non c’è nulla di scientifico. In altre parole, il Blue Monday è più una leggenda che una realtà. Perché il lunedì? Semplice: è il peggior giorno della settimana Se c’è un giorno della settimana che nessuno ama, è il lunedì. Dopo il relax (o il divertimento) del weekend, il lunedì rappresenta il ritorno alle responsabilità: la scuola, il lavoro, gli impegni quotidiani. Inserire il Blue Monday proprio in questo giorno è stata quindi praticamente una scelta obbligata, che subito riesce ad amplificare la sensazione di disagio. Ma è davvero così deprimente? Forse no: molto dipende dall’atteggiamento con cui affrontiamo la giornata, qualunque essa sia.  Perché il lunedì è blu? Ma perché il Blue Monday è blu e non, per esempio, nero? La scelta del colore non è casuale. Nella cultura anglosassone, ad esempio, il blu è strettamente legato alla tristezza. Avete mai sentito l’espressione “I’m feeling blue”, che significa “mi sento giù”? L'associazione in fondo ha radici lontane: già nel Seicento si parlava di “diavoli blu”, entità demoniache che inducevano malinconia e depressione. Nel Novecento, il legame tra blu e tristezza si è rafforzato con la nascita della musica blues, caratterizzata da melodie malinconiche e testi introspettivi. Persino il cinema continua a contribuire all'associazione: pensa al personaggio di Tristezza nel film d’animazione Inside Out, rappresentata interamente in blu. Una trovata che funziona? Il Blue Monday, per quanto privo di basi scientifiche, è diventato un fenomeno globale. L’idea che una data possa rappresentare un sentimento universale è potente, anche se discutibile. E se è vero che la giornata è nata per vendere viaggi, il suo messaggio si è trasformato nel tempo: molti lo vedono come un’occasione per riflettere su come migliorare il proprio benessere, magari cercando nuove ispirazioni per affrontare il freddo gennaio con un sorriso. Dopotutto, chi ha detto che dobbiamo davvero essere tristi oggi?

Gen 20, 2025 - 12:19
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Blue Monday, perché oggi è il giorno più triste dell'anno

Ragazza triste che guarda il lago

Oggi è il famigerato "Blue Monday", il giorno più triste dell’anno

Il terzo lunedì di gennaio – che nel 2025 cade appunto il 20 gennaio – sarebbe infatti il momento in cui si registra il punto più basso del nostro umore: il Natale è solo un ricordo, le vacanze estive sono lontane e i buoni propositi iniziano a scricchiolare. 

Eppure, tutto questo ha ben poco di scientifico. Nato come trovata pubblicitaria per vendere viaggi, il Blue Monday è infatti diventato un fenomeno popolare pur restando privo di fondamento.

Ma perché proprio il lunedì, e cosa c’entra il colore blu con la tristezza?

Indice

  1. Blue Monday: la pseudo-equazione matematica
  2. Perché il lunedì? Il peggior giorno della settimana
  3. Perché il lunedì è blu?
  4. Una trovata che funziona?

Blue Monday: la pseudo-equazione matematica

Il Blue Monday è stato creato come parte di una campagna di marketing di Sky Travel, un canale televisivo britannico dedicato ai viaggi.

Cliff Arnall elaborò una pseudo-equazione matematica che identificava il terzo lunedì di gennaio come il giorno più cupo dell’anno. Gli elementi considerati? Il ritorno al lavoro dopo le feste, il freddo di gennaio, il calo della motivazione, l’assenza di vacanze imminenti e la pressione economica, spesso accentuata dopo le spese di Natale.  

Non è difficile capire il motivo del successo della trovata: molti si sono riconosciuti in questa descrizione. Ma gli scienziati concordano nel dire che non c’è nulla di scientifico. In altre parole, il Blue Monday è più una leggenda che una realtà.

Perché il lunedì? Semplice: è il peggior giorno della settimana

Se c’è un giorno della settimana che nessuno ama, è il lunedì. Dopo il relax (o il divertimento) del weekend, il lunedì rappresenta il ritorno alle responsabilità: la scuola, il lavoro, gli impegni quotidiani.

Inserire il Blue Monday proprio in questo giorno è stata quindi praticamente una scelta obbligata, che subito riesce ad amplificare la sensazione di disagio.

Ma è davvero così deprimente? Forse no: molto dipende dall’atteggiamento con cui affrontiamo la giornata, qualunque essa sia. 

Perché il lunedì è blu?

Ma perché il Blue Monday è blu e non, per esempio, nero? La scelta del colore non è casuale.

Nella cultura anglosassone, ad esempio, il blu è strettamente legato alla tristezza. Avete mai sentito l’espressione “I’m feeling blue”, che significa “mi sento giù”? L'associazione in fondo ha radici lontane: già nel Seicento si parlava di “diavoli blu”, entità demoniache che inducevano malinconia e depressione.

Nel Novecento, il legame tra blu e tristezza si è rafforzato con la nascita della musica blues, caratterizzata da melodie malinconiche e testi introspettivi. Persino il cinema continua a contribuire all'associazione: pensa al personaggio di Tristezza nel film d’animazione Inside Out, rappresentata interamente in blu.

Una trovata che funziona?

Il Blue Monday, per quanto privo di basi scientifiche, è diventato un fenomeno globale. L’idea che una data possa rappresentare un sentimento universale è potente, anche se discutibile.

E se è vero che la giornata è nata per vendere viaggi, il suo messaggio si è trasformato nel tempo: molti lo vedono come un’occasione per riflettere su come migliorare il proprio benessere, magari cercando nuove ispirazioni per affrontare il freddo gennaio con un sorriso.

Dopotutto, chi ha detto che dobbiamo davvero essere tristi oggi?

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