Aveva detto ai bambini che Babbo Natale non esiste: parroco sospeso dall'insegnamento
Un parroco di Brissago, piccolo comune ticinese, ha compiuto un passo falso scatenando polemiche e indignazione tra genitori e alunni. Durante una lezione di religione in una scuola primaria, il sacerdote ha svelato che Babbo Natale non esiste, provocando un’ondata di reazioni negative. L’affermazione, avvenuta durante il periodo dell’Avvento, ha scatenato reazioni forti da parte dei genitori, che hanno immediatamente segnalato l’accaduto. Non si tratta di un caso isolato: già pochi mesi fa era successa una vicenda simile nell’Hampshire, dove un prete avrebbe smentito tutta una serie di falsi miti sulla festività natalizia portando alle lacrime i propri alunni. Indice Un episodio che ha scosso la scuola primaria Una questione di sensibilità e pedagogia Un episodio che ha scosso la scuola primaria L'incidente è avvenuto in un contesto delicato: il periodo dell'Avvento, quando l'attesa per il Natale è carica di magia e tradizioni, soprattutto fra i più piccoli. Durante un suo intervento, invece, il parroco ha affrontato con gli alunni alcuni temi sensibili, tra cui quella attorno all'esistenza di Babbo Natale. E così è avvenuto il guaio. La dichiarazione diretta e senza filtri che Babbo Natale non esiste ha colto di sorpresa i bambini suscitando, di conseguenza, un profondo malcontento tra i genitori. Molti di loro hanno espresso preoccupazione per l'effetto che tale affermazione avrebbe potuto avere sull'immaginario e sull'emotività dei piccoli. In seguito alle segnalazioni, la direzione scolastica, il comune e il consiglio parrocchiale hanno però preso una decisione congiunta: sospendere il parroco dall'insegnamento fino al completamento di un corso di formazione pedagogica. Una questione di sensibilità e pedagogia Ma la vicenda non si limita all'episodio di Babbo Natale. Secondo quanto riportato da ‘La Regione’, il parroco avrebbe trattato anche altri temi importanti, come la morte e il matrimonio senza la dovuta attenzione alla sensibilità dei bambini. Argomenti che, quando affrontati in modo poco appropriato, possono generare ansia, confusione e delusione nei giovani studenti, soprattutto in età così impressionabile. Il prelato, originario di una diocesi svizzera diversa, avrebbe incontrato difficoltà nell'adattarsi al contesto scolastico ticinese. Con il suo comportamento, in particolare, avrebbero dimostrato lacune importanti nella conoscenza della pedagogia e della psicologia dello sviluppo, competenze essenziali per gestire una classe di bambini salvaguardando il delicato equilibrio tra educazione religiosa e rispetto per l'immaginario infantile.
Un parroco di Brissago, piccolo comune ticinese, ha compiuto un passo falso scatenando polemiche e indignazione tra genitori e alunni.
Durante una lezione di religione in una scuola primaria, il sacerdote ha svelato che Babbo Natale non esiste, provocando un’ondata di reazioni negative.
L’affermazione, avvenuta durante il periodo dell’Avvento, ha scatenato reazioni forti da parte dei genitori, che hanno immediatamente segnalato l’accaduto.
Non si tratta di un caso isolato: già pochi mesi fa era successa una vicenda simile nell’Hampshire, dove un prete avrebbe smentito tutta una serie di falsi miti sulla festività natalizia portando alle lacrime i propri alunni.
Un episodio che ha scosso la scuola primaria
L'incidente è avvenuto in un contesto delicato: il periodo dell'Avvento, quando l'attesa per il Natale è carica di magia e tradizioni, soprattutto fra i più piccoli. Durante un suo intervento, invece, il parroco ha affrontato con gli alunni alcuni temi sensibili, tra cui quella attorno all'esistenza di Babbo Natale.
E così è avvenuto il guaio. La dichiarazione diretta e senza filtri che Babbo Natale non esiste ha colto di sorpresa i bambini suscitando, di conseguenza, un profondo malcontento tra i genitori. Molti di loro hanno espresso preoccupazione per l'effetto che tale affermazione avrebbe potuto avere sull'immaginario e sull'emotività dei piccoli.
In seguito alle segnalazioni, la direzione scolastica, il comune e il consiglio parrocchiale hanno però preso una decisione congiunta: sospendere il parroco dall'insegnamento fino al completamento di un corso di formazione pedagogica.
Una questione di sensibilità e pedagogia
Ma la vicenda non si limita all'episodio di Babbo Natale. Secondo quanto riportato da ‘La Regione’, il parroco avrebbe trattato anche altri temi importanti, come la morte e il matrimonio senza la dovuta attenzione alla sensibilità dei bambini.
Argomenti che, quando affrontati in modo poco appropriato, possono generare ansia, confusione e delusione nei giovani studenti, soprattutto in età così impressionabile.
Il prelato, originario di una diocesi svizzera diversa, avrebbe incontrato difficoltà nell'adattarsi al contesto scolastico ticinese. Con il suo comportamento, in particolare, avrebbero dimostrato lacune importanti nella conoscenza della pedagogia e della psicologia dello sviluppo, competenze essenziali per gestire una classe di bambini salvaguardando il delicato equilibrio tra educazione religiosa e rispetto per l'immaginario infantile.
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